La Giornata mondiale degli insegnanti guarda al futuro della società
Sono le persone alle quali le famiglie delegano il fondamentale ruolo di co-educare i figli e di insegnare loro i fondamenti di cultura, scienza, diritto e matematica in grado di farli camminare il maniera autonoma sulla strada della vita.
Nonostante questo, il più delle volte, gli insegnanti sono sottopagati, precari, con scarse possibilità di carriera e con molto rammarico nel cuore.
Per sensibilizzare l'opinione pubblica sulle difficoltà di essere professore oggi e per affrontare a livello globale criticità e problematiche della professione l'Unesco, nel 1993, ha istituito al giornata mondiale degli insegnanti che cade oggi, 5 ottobre.
Quest'anno lo slogan dell'evento, sempre finalizzato ad apprezzare, valutare e migliorare il lavoro degli educatori, è Empowering teachers, building sustainable societies, "Un personale docente forte per costruire società sostenibili", tema quanto mai attuale per le sue implicazioni etiche e sociali. Insegnare, infatti, non significa solo far fare compiti e assegnare pagine di studio, ma implica un lavoro di educazione in senso più ampio che permetta di crescere cittadini del domani saggi e consapevoli.
"Gli insegnanti - spiega Unesco - non sono solo un mezzo per attuare obiettivi educativi; essi sono la chiave per la sostenibilità e capacità nazionali nell'attuazione della formazione e creazione di società basate sulla conoscenza, i valori e l'etica. Tuttavia, essi continuano ad affrontare sfide legate alla carenza di personale, scarsa formazione e uno stato sociale basso".
L'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura sottolinea come il problema dell'insegnamento riguardi, con le opportune differenze, tanto i Paesi sviluppati tanto quelli più poveri e che quindi le 100 nazioni che vi aderiscono rappresentano l'avanguardia per parlare di insegnamento a livello mondiale.