LA BEI investirà 400 milioni di euro nell'industria agricola ucraina
L'Ucraina, secondo Stato europeo per estensione territoriale dopo la Russia, riveste un ruolo cruciale nel mercato agricolo globale, soprattutto nelle esportazioni di colture, cereali e carne. Soprannominata un tempo il “granaio d'Europa”, il suo settore agricolo rappresenta il 10% del prodotto interno lordo e occupa il 15% della forza lavoro totale (2,8 milioni di persone).
Questi, e quelli a seguire, sono numeri importanti, che confermano il ruolo chiave dell'industria agricola per l'economia ucraina: il 2016 è un anno record per il Paese, che ha esportato beni e prodotti agricoli per il valore di 7,8 milioni di dollari, ovvero il 40% sul totale delle esportazioni.
Ad eccezione delle grandi aziende, le criticità del settore riguardano il limitato accesso al credito per le imprese agricole, l'impossibilità degli agricoltori di disporre dei terreni acquistandoli e l'inefficienza dei macchinari obsoleti, elementi negativi che limitano il potenziale dell'agricoltura.
E' in questo contesto che la Banca europea degli investimenti ha deciso di attivare un programma di 400 milioni di euro specificatamente pensato per il settore agricolo ucraino. Il credito BEI semplificherà l'accesso ai finanziamenti da parte degli agricoltori garantendo condizioni vantaggiose.
Nelle intenzioni dell'istituto finanziario dell'UE e del Ministro dell'Agricoltura ucraino Taras Kutoviy gli investimenti mirati, con il sostegno di alcune selezionate banche nazionali, aiuteranno i piccoli e medi imprenditori agricoli - che lavorano il 12% dei terreni coltivabili dell'Ucraina - a diventare maggiormente competitivi e contribuire alla crescita dell'intera industria.