Istat: popolazione in Italia a crescita zero. Saldo nascite-morti ai minimi dalla Grande Guerra

Istat: popolazione in Italia a crescita zero. Saldo nascite-morti ai minimi dalla Grande Guerra

La popolazione residente in Italia è sostanzialmente arrivata alla crescita zero: i flussi migratori riescono a malapena a compensare il calo demografico dovuto alla dinamica naturale (nati meno morti). Lo rende noto l'Istat. Nel 2014 siamo arrivati a 60.795.612 unità, con un aumento di appena 12.944 rispetto all'anno precedente. Il movimento naturale della popolazione ha fatto registrare nel 2014 un saldo negativo di quasi 100 mila unità, che segna un picco mai raggiunto nel nostro Paese dal biennio 1917-1918 (primo conflitto mondiale).

Popolazione in Italia a crescita zero: 8,2% stranieri
La popolazione straniera ha fatto registrare un incremento di 92.352 unità, portando i cittadini stranieri residenti nel nostro Paese a 5.014.437, pari all'8,2% dei residenti. Il lieve incremento della popolazione iscritta in anagrafe, spiega l'Istat nel bilancio demografico 2014, è dovuto in larga misura alle ultime rettifiche legate alla revisione delle anagrafi, effettuata da tutti i Comuni italiani tra il 2012 e il giugno 2014. Al netto delle rettifiche dovute alla revisione anagrafica, il cui saldo residuale si attesta a +10.869 unità, l'incremento è stato molto limitato (2.075 unità complessive, pari a +0,003%), da attribuirsi esclusivamente alle migrazioni dall'estero, che compensano appena il calo di popolazione dovuto al saldo naturale negativo. Il movimento naturale della popolazione ha fatto registrare un saldo negativo di quasi 100 mila unità, che segna un picco mai raggiunto nel nostro Paese dal biennio 1917-1918 (primo conflitto mondiale).

Popolazione sempre più vecchia, età media 44,4 anni
Continua l'invecchiamento della popolazione italiana: l'età media è 44,4 anni, in costante aumento di due decimi all'anno nel periodo 2011-2014. Lo rileva l'Istat nel suo Bilancio demografico 2014. In aumento la popolazione anziana (65 anni e oltre) che è pari al 21,7%, quasi un punto percentuale in più rispetto al 2011. In particolare, i cosiddetti “grandi vecchi” (80 anni e più) crescono ogni anno di un punto decimale, arrivando nel 2014 al 6,5% della popolazione. Le persone ultracentenarie in vita al 31 dicembre 2014 sono 19 mila (3 mila uomini e 16 mila donne). Le persone con almeno 105 anni sono più di 800, di cui solo un centinaio sono uomini. Infine le persone con 110 anni e oltre sono 18, tutte di genere femminile, la più “fortunata” delle quali ha compiuto 115 anni e risiede in Piemonte.

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