Dall’export tre miliardi in più. Segni di ripresa anche dall’import
Terzo mese consecutivo in crescita per l’export tricolore, spinto in particolare dalla corsa dei paesi extra Ue ma sostenuto anche da una crescita di oltre sei punti in Europa. Il bilancio globale, una crescita annua del 9%, è determinato in parte dalla presenza di una giornata lavorativa in più. Eliminando la quale - precisa l’Istat - il saldo resta comunque attivo per oltre cinque punti percentuali. Per l’Europa la crescita annua è del 6,4%, con le performance migliori per Regno Unito e Spagna, mentre la Germania resta quasi al palo, in crescita di poco più di un punto e ancora in rosso nel primo quadrimestre.
Già noti i dati extra-Ue, con una corsa corale (+12,3%) che esclude solo Russia e Giappone e uno scatto verso gli Usa (spinto anche dal mini-euro) del 36%. In termini macro-settoriali solo l’energia è in rosso, per il resto solo segni più, in qualche caso (beni strumentali e di consumo durevole) a doppia cifra.
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Clamoroso, grazie soprattutto alle vendite dirette verso gli Usa, il dato dell’auto, in crescita nel mese del 51%, di oltre 33 punti tra gennaio ed aprile. Nell’ambito manifatturiero sono però positivi tutti i comparti: il risultato peggiore è per i metalli di base, in crescita comunque del 3% su base annua.
Con il dato di aprile, tre miliardi di export aggiuntivo in valore assoluto, il bilancio del primo quadrimestre è positivo del 4,6%, performance più che doppia rispetto al dato di chiusura del 2014. Scatto corale ad aprile anche per le importazioni, ennesimo segnale di ripresa della domanda interna, una crescita del 9,3% che sfiora il 13% escludendo dal calcolo l’energia, ancora in discesa.
Il saldo commerciale riesce così ancora a migliorare, pure se a tassi decisamente più contenuti rispetto al passato: ad aprile l’avanzo è di 3,7 miliardi, 200 milioni in più rispetto allo stesso periodo del 2014.
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