La nuova indagine della BNU conferma la crescita della cooperazione economica Ucraina-UE

La nuova indagine della BNU conferma la crescita della cooperazione economica Ucraina-UE

Nel 2017 la cooperazione economica tra l'Ucraina e l'Europa si è notevolmente rafforzata. Dopo una lunga pausa, l'Europa è tornata ad essere il principale partner commerciale dell'Ucraina. Se ne parla nella pubblicazione analitica "Indagini irregolari", il cui secondo numero è dedicato all'analisi degli scambi con i paese d'Europa di merci ucraine nel 2017.

Secondo i dati dell’anno scorso, le esportazioni di merci verso i paesi europei sono aumentate del 31%, raggiungendo la cifra di 14,4 miliardi di dollari e superando i risultati prima della crisi del 2013. La quota europea nelle esportazioni ha raggiunto il 36% ed era la più alta fin dal 2004. Una significativa crescita delle esportazioni verso i paesi d'Europa nel 2017 è dovuta sia ai volumi fisici, che ai prezzi favorevoli.

Anche se le aziende ucraine hanno aumentato le forniture in Europa prima di tutto di tradizionali prodotti grezzi (cereali, olio, metalli e minerali), contemporaneamente cercavano di uscire sui nuovi mercati. Lo conferma l’indice di penetrazione in aumento per quasi tutti i gruppi di prodotti, in particolare prodotti alimentari, ingegneria meccanica, prodotti industriali.

Anche le importazioni di merci dall'Europa sono cresciute del 25%, nel 2017, raggiungendo un valore di 20,2 miliardi di dollari (41% della quota totale). La crescita delle importazioni è dovuta per lo più al fabbisogno energetico dell'Ucraina, soprattutto per quanto riguarda il gas naturale. Allo stesso tempo, nonostante l'aumento delle importazioni nel settore energetico, nelle importazioni dall'Europa prevalgono la produzione di macchinari e l'industria chimica. Ciò si spiega con il fatto che la rapida crescita della domanda interna, comprendendo gli investimenti, ha stimolato l'acquisto di produzione di ingegneria meccanica (macchine agricole e veicoli terrestri). In particolare, i paesi d’Europa hanno fornito quasi la metà dell'importazione totale di prodotti per la costruzione di macchine.